KSIĄŻKI POWIĄZANE ZE SŁOWEM «PALATALIZZATO»
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palatalizzato w następujących pozycjach bibliograficznych Książki powiązane ze słowem
palatalizzato oraz krótkie ich fragmenty w celu przedstawienia kontekstu użycia w literaturze.
... labiali (p, b, m, 1', o) e velari (k, g, h, comprese; Quando si tratti di una dorsale
con forte palatizzazione è difficile distinguere fra un k palatalizzato e una
schiacciata postpalatale kv o fra un t palatalizzato e la schiacciata prepalatale t.
La palatalizzazione o raddolcimento (*") si ha quando un suono viene articolato
sollevando la parte mediodorsale della lingua verso il palato duro. Il suono
palatalizzato riceve così un'ulteriore specificazione rispetto a quello non
palatalizzato ...
Anna Bonola, Angiola Aloysio, Pia Dusi, 2014
3
Scritti in onore di Giuliano Bonfante
Di questi successivi svolgimenti, lo stadio dello iod consonantizzato di figgbia è il
più diffuso in Sicilia, tanto nella parte occidentale quanto nella parte orientale, ed
è quindi considerato come lo sviluppo dello l palatalizzato tipicamente ...
Julian Hugo Bonfante, 1976
4
La questione delle labiovelari indoeuropee: statuto ...
*kw dinanzi a vocali anteriori, non ha palatalizzato le velari originarie nelle
stesse condizioni e per di più ha conservato come velari anche le presunte '
palatali' indoeuropee: sarebbe assurdo immaginare una palatalizzazione dell'
elemento ...
5
Saggi di linguistica generale
... /jixlda/ [jixjda] "persona astiosa" ~ /jlx ida/ [jixldff] "la loro Ida"; sarebbe assai
difficile scoprire che la differenza fra [a] e [9] oscuro, fra [e] chiuso ed [e] aperto, o
fra [x,] palatalizzato e [x] non-palatalizzato, non è un tratto distintivo che distingue
...
Roman Jakobson, Luigi Heilmann, 2002
6
Introduzione alla glottologia
Ancor più evidente è questa vicinanza nei due palatogrammi di t (non
palatalizzato) e t ' (palatalizzato) del Russo che riproduciamo da ZINDER (v. fig.
50)- In Toscana e e § intervocalici divengono delle costrittive sibilanti (-e, •§-} .
7
Grammatica storica dell'italiano: Morfosintassi
277 (parallelamente all'esito /3I/ di /lg/ palatalizzato). Poco fa si è visto che l'
allomorfo palatalizzato nasce in 37 forme, quello non palatalizzato in 6 forme. La
grande prevalenza del primo, assieme al modello dei verbi senza alternanza (
sogno ...
8
L'Italia dialettale: rivista di dialettologia italiana
L'esito palatalizzato di -(L)LI per influsso di -i finale, riferibile, più che al dialetto, a
forme toscane (Rohlfs 233), si riscontra in quegli II 16, IV 78, IV 89, ecc. (ma in
rima quelli I 204 r, quelli V 203 r, decifrategli II 1 1 1, XI 159, quagli IV 148, VIIl 20,
...
9
Introduzione alla glottologia: Preliminari fonetici. ...
Ancor più evidente è questa vicinanza nei due palatogrammi di t (non
palatalizzato) e t' (palatalizzato) del Russo che riproduciamo da ZINDER (v. fig.
50)« In Toscana 6 e jj intervocalici divengono delle costrittive sibilanti (-e, □§-) .
Sembra certo però che verso il VII secolo, il nuovo suono di u palatalizzato non si
era ancora diffuso in tutto il Mezzogiorno della Francia per cui non poté arrivare
nei dialetti catalani: risale infatti a quell'epoca la separazione del Catalano dal ...
Giovan Battista Mancarella, 1978
